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...le architetture in acquerello..(the architectures in watercolour)

..le architetture in waxpainting...(the architectures in waxpainting)

...gli assemblage in acquerello...(the assemblage in watercoluor)

..i ritratti...(the portraits)

 

cenni biografici...


Originario della penisola sorrentina (Seiano ‘34) dove consegue la maturità classica, studia architettura a Napoli sotto la guida di personaggi come Roberto Pane, Saul Greco, Carlo Cocchia, Ottavio Morisani, e Giulio de Luca.
Si trasferisce nel 1959 a Göteborg in Svezia affascinato dalle ricerche di architetti come Asplund e Alvar Aalto, maestri di un’architettura ancora “umana” anche se moderna.

Nel tempo cala verticalmente il suo interesse per l’architettura . Si riaffaccia invece prepotente la sua vecchia passione per la pittura. Si interessa, visitando una galleria di Göteborg , a una tecnica nuova per lui e ai più sconosciuta : il "batik".

Va precisato però che il termine "batik" in malesiano significa "DISEGNO CON LA CERA". L'interpretazione di Romano , pur derivando dal "batik" ed avendo in comune con quest'ultimo le materie prime (ovvero i tessuti, la cera d'ape e i colori vegetali) verte però (ed è questo il motivo per cui l'artista l'ha ribattezzato "waxpainting") verso un discorso di PITTURA, come evidenziato dai due lavori qui esposti:


- classico esempio di "batik" indonesiano dove dominano linee e punti -


- particolare di un'opera di Romano dove è evidente l'impegno chiaroscurale -

Come si vede, quello di Romano è un discorso rivoluzionario rispetto alla tradizione giavanese, come testimoniato dagli stessi maestri storici di Giava in occasione di una personale di Romano al Raffles Hotel di Singapore e di una sua partecipazione, come unico italiano, ad una collettiva europea del “batik” organizzata dal Goethe Institut di Djakarta nel 1977.

Nel 1973 si stabilisce a Positano, sulla costa amalfitana, dove nell'arco di 12 anni con numerose mostre di "waxpainting" si segnala come pioniere di questa tecnica in Italia e nel mondo

Ferrara, dove si trasferisce nel 1985 segna l’inizio di nuove esperienze, soprattutto l’acquerello che oggi alterna alla sua peculiare espressione.

L'acquerello ha in comune col "waxpainting" l'impossibilità della correzione e l'impossibilità di eseguire la copia, caratteristiche che rendono quindi ogni opera pezzo unico.

Nel 1986, l’opera in acquerello “Fantasia positanese” diventa poster di grande successo (20.000 ex.)ormai diffuso in tutto il mondo.
Nel 1998 diventa poster anche l’opera in acquerello “Sorrento”.

Esegue poi, più tardi, una trentina di ritratti in acquerello di Eduardo de Filippo che esporrà su invito per il “Centenario di Eduardo” nel 2000. Per un progetto simile, esegue anche 30 ritratti di Totò, esposti alla Sala Consiliare di Piano di Sorrento nel 2005

Nel 1995 l’Ente “Civiche Gallerie” di Ferrara, pubblica una monografia a lui dedicata.

Nel 1996 gli viene consegnato il premio internazionale Sebetia-Ter alla carriera artistica nello storico teatrino di corte al Palazzo reale di Napoli.

Romano è presente in molte collezioni private e pubbliche in Italia ,Svezia,Norvegia,Germania,Svizzera,Austria,Olanda,Belgio,Repubblica Ceca,Francia,Inghilterra,Stati Uniti,Singapore,Indonesia e Australia,ed inoltre esegue numerose opere su commissione da Enti pubblici e privati.



ottavio romano
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